Accanto a Palazzo Thiene Cornaggia, costruito intorno alla metà del Quattrocento, nel 1470 il nobile Giacomo Thiene ha fatto erigere una cappella gentilizia, l’oratorio di San Girolamo, che diventa negli anni la Chiesa del Borgo della Conca, punto d’incontro e di riferimento spirituale per tutti gli abitanti.

La Chiesa, oltre ad essere nella disponibilità delle nobili famiglie proprietarie della Villa, nel corso degli anni è diventata molto importante anche per il Rione della Conca, uno dei più antichi di Thiene, con origini medioevali. Oltre ai proprietari, quando erano presenti in villa, partecipavano alle pratiche religiose anche i coloni e i mezzadri.  Nel 1522 il Conte Giangiacomo prescrisse con uno scritto testamentario di costituire una donazione perenne affinché un Sacerdote celebrasse una messa quotidiana nella Chiesa. Anche i suoi successori hanno continuato con la stessa modalità .

Si racconta che nei secoli scorsi fossero custodite presso la Chiesa una trentina di reliquie diverse. Nel 1640, quando Francesco Barbarano, religioso e storico del territorio vicentino, visitò Thiene, descrisse così la Chiesa: San Gieronimo “Cappella puranch’ella della Famiglia Thiene…”.La Chiesa, dal punto di vista storico ed artistico è uno degli edifici di culto più interessanti della Città di Thiene. L’edificio presenta uno stile architettonico del tardo gotico veneziano, con semiarchi di coronamento del frontone e terminazioni a pinnacolo. All’interno, un’unica navata a capriata lignea, mentre il soffitto del presbiterio è a vela.
La Chiesa, tutelata dal Ministero dei Beni Culturali come bene Culturale di Valore Monumentale, è vincolata a termini di legge con Provvedimento Ministeriale n° 273 del 16 agosto 1926. Dopo che il 12 aprile 1671 San Gaetano è stato proclamato Santo da Papa Clemente X, la famiglia Thiene ha fatto costruire un altare a lui dedicato su disegni di Ludovico Thiene.

La Chiesa, già dedicata a San Girolamo, è oggi consacrata anche San Gaetano Thiene. Nei tempi passati, dietro l’altare maggiore c’era una pala, andata perduta, raffigurante la Madonna, San Girolamo e San Rocco, opera dell’artista vicentino Alessandro Maganza (1556-1632) e nei due altari laterali (costruiti nel 1774) altrettanti dipinti del conterraneo Antonio De Pieri (1671-1751): uno raffigurante la Madonna con Bambino e i Santi Gaetano e Valentino e l’altro Sant’Ignazio di Loyola e San Luigi Gonzaga.
Nel 1871 don Giuseppe Rizzo, Cappellano della Famiglia, celebrava una messa quotidiana e don Edimio Basso era il suo supplente. Una nota interessante di A. Benetti riguardo al cappellano cita: “In una lettera al vescovo di Padova, in data 31 dicembre 1870, Elisa Cornaggia, che succede a Elena e Giulio Thiene nel Patronato della cappellamia di S. Girolamo, chiede che le siano ridotte le messe di obbligo (ben 247annue) a 150, da celebrarsi nel suo oratorio. Il cappellano, quando la signora si trovava in Thiene, era obbligato a celebrare la messa secondo il suo gradimento. Doveva celebrare le messe “festive circa il mezzogiorno a comodo della Patrona, che tuttavia il più delle volte ne perde gran parte”, si dice in una nota d’archivio. ”
Si ricorda che fino al 1903, dietro all’altare maggiore, c’era una pala, andata perduta, rappresentante San Girolamo, opera dell’artista vicentino Alessandro Maganza.

Nel 1915 durante la Prima Guerra Mondiale la Chiesa è stata adibita ad uso militare e riempita di casse di proiettili e di esplosivi e nel 1919, al termine del conflitto, è stata ribenedetta da mons. Giuseppe Flucco e don Domenico Alesso ha ripreso la celebrazione della S. Messa e la cura d’anime della popolazione della Conca. All’interno si è iniziato a custodire il Santissimo e, nel pomeriggio della domenica, veniva insegnata la Dottrina ai fanciulli del povero Rione da don Giuseppe Rizzo con la collaborazione di alcune maestre, usufruendo anche di alcune stanze della casa attigua, abitazione dei sacerdoti. P. Michelon oltre che seguire i Seminaristi dei Missionari Comboniani che nel 1919 si erano insediati nell’attigua villa Cornaggia, aiutava anche don Domenico Alesso e, alla morte di questi, nella primavera de 1921, si dedicava anche a seguire le famiglie del piccolo Rione della Conca. Anno 1919: relazione dell’Arciprete al Vescovo per la Sua visita alla Parrocchia di Thiene. I sacerdoti di San Gaetano hanno un obbligo di cura di anime molto relativo. Gode di mansioneria don Ermanno Gasparella.

La mansioneria Mangilli è in sospeso

1919/1920 – La Chiesa appartiene alla famiglia Mangilli successa alla contessa Elisa Colleoni ved. Cornaggia. Il sacerdote mansionario abita una modesta casa in comunicazione con l’oratorio e lo stipendio, assai scarso, che riceve è devoluto in celebrazione di SS. Messe. Al presente è sospeso ogni contributo da parte dei Mangilli, sicché non può aversi stabile mansionario.
In via interinale, sino a sistemazione della mansioneria, abita la casa ed officia l’Oratorio don Domenico Alesso, condottosi a Thiene per motivo di salute.
Nel 1920 durante alcuni lavori di manutenzione è stata posta, sul retro dell’altare, la statua della Madonna Ausiliatrice.
Nel dicembre del 1921, P. Domenico Francesconi, nuovo superiore dei Missionari Comboniani, ha preso il posto di P. Michelon e ha fatto aggiungere alla Chiesa, sul lato destro, su progetto del concittadino cav. Giovanni Rossi, un coretto (navata laterale) che dava sul presbiterio affinché i giovani seminaristi che studiavano all’interno del Palazzo e i giovani della Conca, potessero assistere alle funzioni religiose.

Anni ’60 – Chiesa di San Girolamo. Sul lato destro il coretto e l’entrata del Patronato

Questo articolo è tratto dal libro:

2022

100 ANNI

Comunità Parrocchiale della Conca 1922/2022© G. De FranceschiInfo ››