Nel 1960, visto il continuo espandersi della Conca ed il conseguente aumento di giovani in Patronato, don Angelo Piccini, con l’aiuto di monsignor Lino Pertile e del cavaliere Francesco Dalla Rovere, acquistò un appezzamento di terreno oltre la mura del cortile, di proprietà della famiglia Binotto, per costruire il nuovo campo da calcio. Fino ad allora i ragazzi giocavano in cortile: il terreno era quasi privo di erba ed era disseminato di sassi. Le porte erano addossate al fabbricato e non c’erano gli spogliatoi.

archivio Conca

Toni Moro, dirigente dell’Unione Sportiva Robur, fu uno dei più attivi promotori dell’iniziativa organizzando le varie fasi, dall’acquisto alla costruzione, alla posa dell’illuminazione.
Il dottor Filiberto Laverda, allora Sindaco di Thiene e medico di famiglia con l’ambulatorio e l’abitazione in via Roma, si fece garante presso la Banca Popolare di Thiene affinché venisse concesso un cospicuo prestito per l’acquisto del terreno. Anticipò personalmente il denaro occorrente a pagare la recinzione, ma dopo aver incassato le prime rate, considerò saldato il debito.
Per misurare ed allineare il terreno del campo da calcio si è prestato Piero De Meda che era geometra. Del livellamento ha provveduto con le sue ruspe Giovanni Longo (Zanoto) che non ha voluto nemmeno i soldi del carburante.
Venne edificata anche la palazzina degli spogliatoi che consistevano in una stanza per la squadra ospite, una per la squadra locale, una stanzetta per l’arbitro.
La caldaia per l’acqua calda delle docce era a legna. Furono costruite anche le tribune: alcuni alti gradoni scoperti.

archivio Conca

Durante l’estate tutti i ragazzi del patronato furono impiegati nella raccolta, con le carriole, dei numerosissimi sassi disseminati sul terreno da gioco. In premio ricevevano un ghiacciolo.
In quegli anni le linee del campo da calcio venivano segnate con la calce: tale operazione fu svolta, per molti anni, da Gianni Tosin di via Genova, mentre Silvano Maculan di via S. Gaetano in quel periodo teneva puliti gli spogliatoi e lavava, assieme alla moglie, tutte le maglie delle varie squadre.
Il nuovo impianto è stato inaugurato dal Vescovo di Padova fra Girolamo Bortignon il 20 settembre del 1961.

foto di Giuseppe Corradini

Nel 1966, don Luigi Rossato, per far posto al nuovo Palazzetto dello Sport, ha acquistato un altro appezzamento di terreno dalla famiglia Binotto ed ha fatto spostare più a sud il campo da gioco, mentre le tribune sono state coperte con una struttura in ferro e lamiera.
Nel 1986, quando fu abbattuto il vecchio patronato per far posto alla nuova chiesa, anche gli spogliatoi furono eliminati e sostituiti dagli attuali, addossati al Palazzetto dello Sport.

Il Patronato nel 1977 (Bruno Dalle Carbonare)

Questo articolo è tratto dal libro:

2014

La Conca racconta

Ricordi raccolti dalla viva voce dei concati© G. De FranceschiInfo ››