Fino al 1958 il latte veniva distribuito due volte al giorno ed alla domenica mattina per le vie della Conca con il brènto, che era un fusto di rame provvisto di un rubinetto per poter riempire le misure da late da un litro o da mezzo litro, latte che veniva poi travasato nel recipiente del cliente il quale poteva scegliere di pagare subito o a fine settimana.

Foto di Giuseppe Rizzi

Per avvisare del proprio arrivo le lataróle usavano una trombetta di ottone e molte di loro erano della Conca: la Nana Dal Ferro e Maria Basilia Corrà Casarotto (la Maria del late) che avevano lavorato da ragazzine presso la Filanda Rossi fino alla chiusura, Carla Pigato, Ina Saccardo e Giannira Balasso, Maddalena e Carlina Testolin, Maria Conzato Miola, Bertilla Vellere che ha preso il posto di Anna Dal Ferro, Beta del late Grazian, Caterina Rizzi, Luigia Trecco che ha preso il posto della Marisa Rossi dal 1980 al 1990, Neta Mosele, Luśia Mosele, Gemma e Bianca Mion, Beta Brusaterra, Regina Sola, Bepi Santacatterina, Nelo Late Marzaro. Abbandonato il brènto cominciarono ad usare il triciclo che però era molto facile ribaltare perché poco stabile e i cesti con il latte pastorizzato e le bottiglie di vetro a rendere erano molto pesanti. In seguito si passò ai sacchetti di plastica ed infine alle scatole di cartone e bottiglie di plastica attuali.

Questo articolo è tratto dal libro:

2014

La Conca racconta

Ricordi raccolti dalla viva voce dei concati© G. De FranceschiInfo ››