Nell’immediato secondo dopoguerra la Conca si sente “abbandonata”. Non c’è lavoro, le ragazze non hanno nessun futuro, non hanno un luogo dove poter divertirsi né la possibilità di imparare un lavoro.
Molte mamme si rivolsero a don Pieretto Bonato affinché lui trovasse un lavoro per le loro figliole anche se non erano in grado di fare nessun lavoro specifico.
In Conca, in piazza Martiri della Libertà, sorgeva un palazzone d’altri tempi che però aveva perduto quell’aspetto e quell’aria austera di una volta, che lo staccava dalle povere case vicine: era il Palazzo dell’avv. Giovanni Zironda che abitava a Venezia e in gran parte era chiuso da vari anni (l’avv. Zironda vi soggiornava solo sporadicamente e in un’ala abitavano alcune famiglie bisognose).
Durante la Seconda Guerra Mondiale lo stabile è stato adibito a caserma.
In quel tempo nacque l’idea proposta da don Pieretto e condivisa pienamente dall’Arciprete mons. Lino Pertile, di acquistare il vecchio immobile ed adibirlo a Patronato Femminile.
Il 25 ottobre 1950 una Commissione Parrocchiale, guidata da mons. Pertile, si recò a Venezia, dall’avv. Zironda, per trattare l’acquisto del Palazzo.
Nel febbraio del 1951 i fratelli Saugo, proprietari di un magazzino all’ingrosso e di un negozio di stoffe in centro a Thiene, desideravano rendere omaggio alla loro venerata madre nel 50° anno di vita dell’azienda sorta per la sua intelligente operosità e dare seguito al suo desiderio testamentario. Comunicarono all’Arciprete la loro disponibilità ad acquistare l’antica casa degli Zironda e a donarla alla Parrocchia, proprio per la fondazione di un Patronato per i figli indigenti, per dare loro le gioie e le soddisfazioni più vere e iniziarli ad un’arte o mestiere, creando così un’opera sociale nella zona più bisognosa della Città.
Il 18 febbraio 1951 mons. Lino Pertile e l’avv. Zironda hanno redatto il contratto d’acquisto dell’immobile ed anche un atto di donazione da parte dell’avv. Zironda con la motivazione:
Alla Chiesa per la istruzione religiosa e per l’educazione morale e cristiana della gioventù di Thiene.
L’avv. Zironda ha anche effettuato una cospicua offerta.
Già il giorno successivo, con il contributo di tante “anime generose”, iniziarono alcuni lavori di adattamento alle nuove esigenze del fatiscente fabbricato per poter ospitare le suore.