Fino al 1921 era conglobata con via Chilesotti. Da quell’anno e fino alla fine della 2^ Guerra Mondiale si chiamava piazza Adua e poi piazza Martiri della Libertà.
Fino agli anni ’40 al centro dell’incrocio adiacente alla Piazzetta c’era, a mo’ di rotonda, un vecchio e voluminoso bidone riempito di sabbia, sostituito nei primi anni ’50 da un grosso paracarro in pietra che i ragazzi usavano anche per giocare.
I fiori del capitello che c’è all’inizio della corte dei Toldi, qualche decennio fa, erano curati dalla signora soprannominata Bodola Restea che abitava lì.
Nella casa d’angolo all’entrata della corte dei Toldi c’era l’ostarìa della signora Regina Pea Dal Zotto, in seguito Moserle, che spesso cucinava per i suoi abituali avventori le perùssole (cinciallegre) od altri uccelli che loro si procuravano usando le vis-céte o le trappole. È stata chiusa nel 1967.
Al tempo del fascismo, all’inizio di via Chilesotti, sul muro del negozio di alimentari di proprietà di Luigi Conzato (detto Monca), venne dipinta una grande scritta che vi rimase fino alla ristrutturazione negli anni ’50:

LA MIA AMBIZIONE È QUESTA: RENDERE FORTE PROSPEROSO E LIBERO IL POPOLO ITALIANO

Benito Mussolini

Negli anni ’40 in Piazzetta era stato innalzato un palo alzabandiera che durante i festeggiamenti di S. Gaetano veniva usato come palo dea cucagna.

I ragazzi erano soliti giocare a calcio in mezzo alla strada e tiravano il pallone verso il vecchio portone in legno di palazzo Zironda.
All’angolo fra via Corradini e la Piazzetta, fino al 1964 c’erano, nello stesso locale, un’ostarìa ed un panificio; dopo l’arretramento di quest’ultimo e la ristrutturazione dei locali venne aperto il Bar Busin.
Tutto il fabbricato era di proprietà della famiglia Grendene (la stessa dei mulini di via G. Marconi).
Nel 1991, il panificio è stato trasferito in via Val Cismon e nel 2003, al suo posto, si è insediata l’edicola che da molti anni era situata sul lato opposto della Piazzetta, adiacente al negozio di alimentari di Conzato.
Dopo la sua chiusura, Lovisetto, che nel frattempo aveva acquistato e ristrutturato tutto il fabbricato compresa la casa colonica della famiglia Balasso, vi ha aperto un negozio di scarpe e di abbigliamento.
Fino agli anni ’80 in Piazzetta c’era uno storico piccolo fabbricato in legno colorato di verde il caʃoteo dea Teresa in cui si vendeva un po’ di tutto: dolciumi, frutta e verdura, piccoli giocattoli, l’occorrente per costruire i còrvi (aquiloni). Prima del montaggio del caʃoteo la signora Teresa, che abitava in Piazzetta, usava una vecchia tenda senza pareti e quindi era esposta completamente alle intemperie.
La Piazzetta, prima della ristrutturazione avvenuta nel 1998, non è mai stata una vera piazza, la Piazza del Quartiere. Si poteva parcheggiare ovunque. Chi lasciava l’auto sotto l’ombra dei vecchi tigli che la circondavano, la ritrovava tutta imbrattata: dagli alberi gocciolava un fastidioso liquido attaccaticcio prodotto dagli insetti.
Quell’anno la Piazzetta è stata completamente messa a nuovo: sono state sostituite le piante, sono stati rifatti la pavimentazione ed i sottoservizi, si sono ricavati alcuni posti auto esterni e riportato alla luce un vecchio pozzo, si è installata una nuova e più razionale illuminazione.

1952 -Palazzo Zironda in piazza Martiri della Liberta’ ( Parrocchia )