Spesso in tutta l’area di via De Muri Grandesso, attorno alla conceria fondata da Luigi Munarini ed in seguito condotta dai fratelli Alberto e Franco, stagnava un cattivo odore. L’azienda non aveva ovviamente nessun tipo di depurazione delle acque di scarto e tutto veniva scaricato direttamente nella roggia che passa sul suo retro, gli scarti solidi venivano sparsi sui terreni della campagna di loro proprietà a Villaverla.
La conceria occupava circa 120 dipendenti, molti dei quali erano del nostro rione, nella maggioranza donne. Vari operai, provenienti da fuori città, per il pranzo, si portavano la tècieta, che solitamente era di lamiera smaltata di colore azzurro, dalla quale mangiavano all’interno dell’azienda. Nel poco tempo che rimaneva loro prima di ricominciare il lavoro, gli operai uscivano in via De Muri, molti si sedevano per terra con la schiena appoggiata ai muri delle case e altri giocavano a calcio in mezzo alla strada con palloni costruiti con mezzi di fortuna: a quei tempi transitavano pochissime auto.
In portineria faceva buona guardia la signora Regina Portinara (Fabris).
La Conceria Munarini era l’unica della città di Thiene e il suo prodotto finito era di ottima qualità.
Avevano una concia speciale per produrre una pelle particolare denominata Anfibio.
Spesso arrivavano dei camion con rimorchio a scaricare le pelli: l’entrata alla conceria era stretta ed inadatta a quei mezzi che inevitabilmente dovevano eseguire innumerevoli manovre in strada, agganciando il rimorchio al muso del camion.
Nei primi anni ‘60 la conceria ha smesso di funzionare e nel 1969 nei suoi locali è subentrata l’azienda Meneghello che vi è rimasta fino al 1994.
In seguito tutta l’ex conceria è stata acquistata dalla ditta di costruzioni Munaretto che dopo averla abbattuta completamente, all’infuori della ciminiera, vi ha costruito un condominio ed un parcheggio.