Anche la Conca ha avuto i suoi guaritori; tre uomini e una donna, defunta quest’ultima alcuni anni or sono. Molti anziani li ricordano perché sono stati curati da loro. Nei tempi lontani la mutua non c’era e il dottore e le medicine bisognava pagarle, fatta eccezione per i più poveri, e così per scarsità di denaro molti andavano a farsi curare dai guaritori locali. In questa situazione questi guaritori supplivano in qualche modo il medico, in molti malanni, e si accontentavano di compensi minimi. La donna guaritrice era specializzata nel curare i dolori e le sciatiche, con una miscela di erbe, la cui ricetta segreta, l’aveva imparata dalla nonna. Applicava sulla parte malata questo impiastro di erbe, e otteneva risultati brillanti. Abitava nell’attuale Via Chilesotti, e venivano anche dai paesi vicini, a farsi curare da lei. Il secondo guaritore abitava in Via De Muri, e per ferite varie molti venivano da lui. La parte ammalata, veniva avvolta da una ragnatela molto recente senza polvere e quindi fasciata con un po’ di tela pulita. Se invece si trattava di contusioni, allora sulla parte ammalata spalmava un olio dove era stato infuso per vario tempo uno scorpione al sole.
Il terzo guaritore abitava in Via Chilesotti (chiamata una volta Via Salnitro). In una piccola bottega da fabbro aveva costruito una speciale tenaglia per levare i denti malati o doloranti.
Malgrado l’età avanzata, alla Conca, tutti andavano da lui. Inforcava i suoi occhiali e con grandissima abilità, faceva anche questo mestiere aggiunto. Appena levato il dente, porgeva un bicchiere di acqua e aceto per riasciacquare la bocca dal sangue, quindi tornava a battere e forgiare il ferro con la sua incudine, mentre il cliente porgeva una piccola ricompensa, lieto di essere stato sollevato dal dolore. Il quarto guaritore era un uomo assai robusto e intelligente, oltre che buono. Abitava nell’attuale Via S. Giovanni Bosco ed era conosciuto nei paesi vicini e lontani. Aveva una grande abilità nel rimettere a posto le ossa e i nervi. Anche lui veniva ricompensato con piccole mance sebbene meritasse molto di più. Ai nostri giorni sarebbe ricercatissimo, stimato e ben pagato per l’aumento di questi malanni, incidenti d’auto, cadute, ecc.
di Pietro B. 347
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