LA VERGINE DELL’OLMO –

A partire dal 1280, dopo la costruzione del canale o roggia per far scorrere l’acqua da Santorso a Thiene, sorsero molte ruote per mulini e piccole fabbriche. Comincia, così, la vocazione artigianale di Thiene.

La città comincia a vivere anni di prosperità, progresso e benessere ai quali, come scrive Barausse, “aveva fatto seguito un grave rilassamento dei costumi e della fede in Dio”.
A colpe da espiare deve aver pensato la popolazione di Thiene, quando i campi furono invasi dalle cavallette nel 1530. La Vergine Maria apparve a tre pastorelle tra le fronde di un olmo chiedendo preghiere, penitenza e l’edificazione di una chiesa a lei dedicata e promettendo in cambio la liberazione dal “castigo” delle cavallette. A riprova di quanto detto, l’apparizione spogliò l’olmo della sua corteccia, lasciandogli le sole foglie.

Inizialmente il messaggio rimase inascoltato. Solo dopo l’insistenza delle tre veggenti e la guarigione miracolosa di un uomo paralitico, Simone da Centrale, detto il Gobbo, tutti credettero. Sul luogo dove si trovava l’olmo fu costruita una chiesetta e su una tavola di olmo (che si tramanda essere proprio quello dell’apparizione) venne dipinta la Madonna con il Bambino Gesù sulle ginocchia. Agli inizi del 1600 la chiesetta divenne un santuario, con annesso un convento, che nel 1610 fu affidato ai Frati Cappuccini.

Nei momenti difficili della sua storia, Thiene ha sempre attribuito alla Madonna dell’Olmo poteri miracolosi: la liberazione dalla peste nel 1630-31, la liberazione dal colera nel 1836 e la fine delle due guerre mondiali.

LA PESTE –

L’epidemia di peste che colpì l’Italia nel 1630 “non risparmiò Thiene che ebbe 800 morti [su una popolazione di circa 3000], e portò sgomento e smarrimento”. I corpi furono per la maggior parte sepolti in fosse comuni in un terreno conosciuto come Prà dei Morti. A ricordo della peste, a ringraziamento per la fine dell’epidemia, nel 1631 fu costruita la chiesa intitolata a San Rocco, santo che, appunto, protegge dal terribile flagello della peste.

Chiesetta S.Rocco archivio Gianni D.F.

Bibliografia: G. BARAUSSE, Breve storia della Conca, 1988.

Sitografia: SANTUARI MARIANI/ VENETO/ Cristina SICCARDI/ www.donbosco-torino.it