Riporto lo scritto di Serena Parisotto, il giorno 11 marzo 2025 alla fine del rito funebre.
Cara zia Etta, così ti chiamavano tutti, nipoti e fratelli, forse perchè il nome diventava più corto, veloce e moderno, come lo eri Tu; una donna moderna avanti rispetto ai tuoi tempi, una donna che nonostante le difficoltà di quelli anni per poter ottenere un titolo di studio superiore Tu con la tua bravura, creatività e coraggio sei riuscita a raggiungere dei traguardi alti nel tuo lavoro che amavi tanto. Eri una donna autonoma, sportiva e molto molto generosa con le persone.
Io voglio ricordarti così , come quando ti vedevo quando con mio papà ti incrociavo per le vie della Conca e tu sfrecciavi con la tua Renault 5 marrone, contenta, piena di ide e di cose da fare e il foulard al collo. Difficile è stato tornare indietro nel tempo perchè i ricordi sereni risalgono a tanti anni fà, visto che poi la malattia ti ha rinchiusa in un guscio dove non è stato più facile venir fuori
ma dove il sostegno dei fratelli, soprattutto di Giuseppe , sono stati incredibili pieni di amore, cura e pazienza e ti hanno fatta continuare nel tuo percorso di vita.
Ciao zia , hai lasciato molte persone care quì , ma ne troverai di altrettanto care dove sei diretta ora.
Un abbraccio da tutti noi ! Serena