La via inizia con il Patronato Maria Ausiliatrice, la Chiesa di San Girolamo e San Gaetano, la canonica, le famiglie Giovanni Frezza, Zordan, Bruna De Franceschi, Luigi Binotto, Alberto Binotto, Vasco Binotto, Vernai, Tosetto, Silvano Testolin, i fratelli Testolin, Pieretto Bonato. Il maglificio e l’abitazione di Francesco Dalla Rovere, Giacomo Barausse, Silvano Maculan, Ruggero Foladore, Antonio Busellato. All’interno della grande casa colonica, alla curva de San Ghitan le famiglie di Antonio e Guido Dal Maso, Giovanni Grotto, Domenico Trecco, Francesco Edoardi, la sarta Maria Edoardi, Carmelo Ruolo. Dal 1975 le scuole medie Ferrarin. Nelle abitazioni chiamate comunemente Case Operaie costruite alla fine degli anni ‘40 da ina Casa le famiglie di Antonio Miotto, Fausto Bendazzoli, Giuseppe Scomersich, Martini, Francesco Crema, Brotto, Fausto Fabris, Alessio Busellato. Nel secondo condominio le famiglie di Amalia Brunale, Mariano Dalla Stella, Giuseppe Dellai, Maria Dal Negro, Giuseppe Testolin, Sante Fabris, Piero Rossi, Dagli Orti. Nel terzo caseggiato Alessio Ceron, Giuseppe Dall’Igna, Gasparini, Chiumento, Baggio, Pertile, Savio, Marsetti, Rizzato, Tagliapietra. Il calzaturificio e l’abitazione della famiglia Bettanin, Vittorio Motterle, il calzaturificio Rosemary di Busellato, Duilio Poletto.
Sul lato sinistro sul retro del Collegio Vescovile, la sede del C.A.I. e del Gruppo Alpini. Dopo la curva, nell’abitazione dei custodi della Scuola Casearia hanno abitato le famiglie Ramon, Raffaello, Artuso. La ex sede della Latteria Sociale Centro al cui interno hanno abitato i direttori Alberto Zatta, Ottorino Milesi, Aldo Natale e le famiglie di Giuseppe Rizzolo, Giovanni Stella.
Oltre l’incrocio il laboratorio di detersivi Placido Pasin, le famiglie Zannoni, Ceccato, Luigi Solinas, Roberto Maldini, Bruno Stivanello, Serra, Giuseppe Binotto, l’officina di Ettore Cavedon, il rag. Tedesco, la segheria Frigo poi Conte, l’abitazione della famiglia di Narciso Conte, Cavaretta, Luciano Fabris, il maglificio Andretta, Tarcisio Fagnoni. Nello stesso stabile in seguito si è insediata l’officina meccanica di Giuliano Dal Maso ex dipendente, assieme ad Ettore Cavedon, di Giuseppe Tagliapietra che in quel periodo aveva la sua officina in via Trieste. Più tardi, dopo una radicale ristrutturazione è subentrato Giuseppe Tagliapietra con la sua moto officina e concessionaria di auto. Più tardi egli affittò una parte dello stabile a un laboratorio per la lavorazione della carta e a una cooperativa. Più avanti l’abitazione ed il laboratorio per le riparazioni di biciclette Vincenzo Anapoli, Virgilio Finozzi, Tullio Fontana, Grambi, Egisto Fagnoni, Gino Zerbo, il barbiere Giuseppe Samperi, il casolìn dalla Celestina, il Monopoli di Stato di Pietro Spagnol, la pulitura a secco Libralon. Il bar chiosco di fronte era gestito da Mario Cappellari ed in seguito da Michele Pasquale Miky Bar.

Questo articolo è tratto dal libro:

2014

La Conca racconta

Ricordi raccolti dalla viva voce dei concati© G. De FranceschiInfo ››