Arrivano i soldati inglesi e francesi (1918).
Mezzodì era da poco trascorso e noi si stava seduti a tavola a mangiare. I viveri si ottenevano con la tessera municipale, ma spesso mancava qualche cosa. II pane era duro e difficile da digerire perché miscelato con la farina gialla, e così ogni giorno veniva fatta la polenta, accompagnata da qualche minestrone di verdura e formaggio.

A distogliere il nostro pensiero dal pericolo di qualche cannonata dal monte Cimone o da qualche incursione aerea nemica, fu quel giorno un colpo di tamburo, seguito dal suono iniziale di una strana fanfara composta da trombe e zampogne. Tutti corriamo sulla strada specie noi ragazzi. Quale fu la nostra meraviglia nel vedere un reggimento di soldati Scozzesi (Inglesi) armati fino ai ’’denti” ma vestiti con le gonne anziché i calzoni. Erano alti e robusti, però stanchi perché venivano da Vicenza a piedi. Avevano preso la strada di Via S. Rocco poi, De Muri, quindi sfilarono per le Vie del centro Cittadino. Una parte di essi furono alloggiati per qualche tempo nella fattoria ex Balasso in Via Chilesotti, quindi trasferiti nel giugno 1918, sul fronte di Cesuna-Canove, in trincea. Subirono un forte attacco nemico (Austriaco) con forti perdite di uomini e di terreno, poi quest’ultimo riconquistato. A Cesuna, a Granezza, Monte Cavalletto e qualche altra località, si trovavano ancora ben tenuti i loro Cimiteri con le salme di molti giovani caduti, lontani dalla famiglia e dalla Patria. Ricordiamo che erano molto rispettosi e gentili.

Anche i soldati Francesi furono inviati sul nostro fronte di guerra e sostarono qualche tempo a Thiene dove una parte venne alloggiata nella fabbrica di Facchinetti in Via S. Rocco. La loro Banda musicale fece qualche concerto in piazza, poi furono inviati a combattere a Capitello di Pennar a sud di Asiago, ma non ebbero forti perdite di soldati. Anche nel campo di aviazione a Ca’ Beregane, prestarono servizio i soldati Inglesi con alcuni velivoli a difesa del nostro fronte.

Amico! Nelle escursioni che tu fai in montagna, non dimenticare questi nostri fratelli venuti da lontano per difendere la nostra terra. Fermati, entra nel Cimitero e recita una preghiera.

Questo articolo è tratto dal libro:

1984

Breve storia della Conca

...e del Patronato Maria Ausiliatrice© G. BarausseInfo ››