Don Angelo Piccini nacque a Thiene nel 1929, studiò nel Seminario di Padova e a soli 23 anni fu Sacerdote. Dopo la prima guerra mondiale, la sua mamma nativa di Carré, paesino che ha dato alla Chiesa molti Preti, sposò un maresciallo dell’esercito, nativo di Bergamo. Lo aveva conosciuto durante la guerra, mentre faceva una sosta con il suo reparto, inviato a difendere il monte Novegno, e in seguito si erano fidanzati. Da questa vetta infocata dal fragore della battaglia il Maresciallo volgeva spesso il pensiero e lo sguardo dove abitava la ragazza. Essa alla sera, quando dal suo Paesello vedeva la montagna scintillante di fuoco, innalzava un pensiero a Dio per la sua salvezza. Nei periodi di tregua della lotta, il fidanzato andava a salutarla, poi tornava lassù a contendere passo a passo il terreno al nemico, che premeva forte per scendere in pianura. Finalmente la guerra cessò il nemico fu fermato e la guerra fu vinta. In breve tempo i due giovani si sposarono, ma il marito
rimase in servizio militare. La famiglia viveva tranquilla e unita, pure nei trasferimenti e in seguito la casa fu allietata dalla nascita di 4 figlioletti fra i quali D. Angelo. Ma il dolore bussò presto e forte nella famiglia Piccini: una bambina morì in tenera età, mentre il padre signor Angelo, più tardi lasciava questa terra colpito da un’infarto. La perdita immatura del marito, fu per la madre un grande strazio che superò con cristiana fortezza. Con immensi sacrifici dovette pensare al sostentamento dei figli ancora giovani. Al piccolo Angelo la morte improvvisa del Padre infonderà nel suo cuore, una grande mestizia che accompagnerà per tutta la vita. Ogni tanto il piccolo fanciullo consolava la mamma dicendole « Non piangere più mamma il mio babbo è in Cielo ». Questa triste esperienza avrà grande influenza nella scelta della sua vocazione e del suo campo di apostolato, che lo porterà ad essere vicino ai poveri, agli orfani e ai disoccupati.

Questo articolo è tratto dal libro:

1984

Breve storia della Conca

...e del Patronato Maria Ausiliatrice© G. BarausseInfo ››